Quante volte ci siamo chiesti quale sia l’ambito dove vorremmo operare, a quale passione far seguire un lavoro, un’attività, un hobby che col tempo magari diventi qualcosa di più importante.
Ho sempre stimato chi ha una grande passione e da li un cammino tracciato.
Certamente fatto di sacrifici e rinunce, di porte in faccia e qualche sconfitta, ma anche di traguardi e obiettivi raggiunti, con tutta la gioia di chi se li è sudati e meritati.
Quando ero piccola e mi chiedevano cosa avrei voluto fare da grande, rispondevo la campionessa di judo!
La risposta di quella bambina già chiariva un fatto: amavo lo sport e il mondo che gli gravita intorno.
Credo fermamente che sia una bellissima metafora della vita, almeno secondo il mio stile e i miei valori.
Con impegno, lealtà e senza scorciatoie, l’obiettivo lo si raggiunge, e quando te lo sei sudato porca miseria se provi soddisfazione!
LE ORIGINI
Fin da piccola ho provato tanti sport, primo fra tutti il nuoto, passione che conservo e pratico ancora oggi.
Ricordo poi i tentativi di mamma di farmi partecipare alle lezioni di ginnastica artistica dove già mia sorella era iscritta.
Sarebbe stato comodo portare entrambe alla stessa ora e nello stesso posto, e invece no, Marina “la tempesta” si sedeva in un angolo della sala senza trovare piacere in quell’attività, con gli insegnanti che tentavano un coinvolgimento fino a trascinarmi dai piedi, ma io continuavo a rifiutarmi.
A scuola mi destreggiavo bene con la marcia e il lancio del peso, ma il desiderio più grande era iscrivermi a Judo. E alla fine ce l’ho fatta!
Le classi erano al 99% maschili, io ero l’unica eccezione…
Mi avevano soprannominata Fiammetta perché ero velocissima di gambe e schivavo bene l’avversario. Nel tempo ho anche conquistato qualche medaglia.
Sono stati anni importanti per la mia crescita, ero timida e spesso reagivo per celare alcuni imbarazzi, ma la pratica del Judo a poco a poco mi ha insegnato l’autocontrollo e una certa disciplina, decisamente formativo.
Arrivata ad un passo dalla cintura verde e a 14 anni di età, le cose hanno preso una direzione inaspettata, ovvero mi sono trasferita da Grosseto a Milano, lasciandomi alle spalle un bel pezzo di vita, compreso il Judo.
Milano faceva un po’ paura, niente più mare, pineta, vigneti e tante altre cose. C’è voluto un po’ per ambientarmi.
Anche in questo caso lo sport ha aiutato l’umore e gli incontri, in adolescenza infatti è nato il mio secondo amore: la pallavolo.
Per anni ho vestito la maglia N.9 rosso nera, giocavo nella Mediolanum Gonzaga, e mi allenavo con grande impegno.
Ero quasi sempre titolare, piuttosto brava in difesa, mi buttavo su ogni palla rotolando a destra e a sinistra del campo.
Per molti anni il mio incubo ricorrente non è stato l’esame di maturità, ma la battuta d’inizio di una partita. Nella realtà mi riusciva sempre, e anche bene, ma nei sogni sembrava proprio essere un tarlo.
Dopo qualche anno arrivò la convocazione nella prima squadra femminile in C2, solo io ed un’altra ragazza, ero entusiasta!
L’obiettivo per me non era diventare un’atleta professionista, a dire il vero non ci avevo mai pensato, ma volevo divertirmi.
Da li a poco però mi ritrovai in panchina alle partite e il mio interesse inizio lentamente a scemare, fino ad abbandonare la squadra.
Ma la vita aveva in serbo altre grandi sorprese per me, tra gli scritti e gli orali alla maturità turistica, arriva la conferma a Striscia la Notizia… avrei vestito i panni di Velina e neanche volevo crederci!
In quel periodo, ovviamente, mi buttai a capofitto sulla danza.
Roberta Lanfranchi, mia compagna d’avventura, era già una ballerina professionista, e la differenza si vedeva eccome!
Mi fu subito d’aiuto e pian piano iniziai a muovere i primi passi di danza.
…Direi facile e confortante cimentarsi davanti a 10 milioni di spettatori!
Ballare mi piaceva sempre di più, mi divertivo, passata la paura della diretta iniziò un periodo di grandissime soddisfazioni.
Blog Comments
Manuel
Settembre 12, 2017 at 5:21 pm
Penso che inseguire i propri sogni sia fondamentale. Certo, non sempre facile, ma l’importante è crederci e continuare a lottare. Perchè i sogni, ci tengono in vita. Ci permettono di avere obiettivi e di raggiungerli. Penso che la tua carriera in questo ambito sarà rosea e ricca di soddisfazioni. Complimenti per tutto. Auguro questo successo a chiunque abbia trovato stimolo in queste righe. “Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore” Steve Jobs.
Marina Graziani
Settembre 15, 2017 at 3:32 pm
Ciao Manuel, grazie per seguirmi e sostenermi anche in questa nuova avventura!
Mi auguro che i contenuti di questo Blog possano riscontrare il gradimento di tutti quelli che leggeranno, proprio come te! 🙂
Sicuramente dietro alla costruzione di questo progetto c’è davvero tanta passione e dedizione, che spero di riuscire a trasmettere!!!
Ti abbraccio Marina