Vita frenetica, ritmi sostenuti e pure l’attività fisica mettono a dura prova la nostra pelle. Prova che allo specchio non si limita solo al fisico, perché anche un volto curato e luminoso fa la differenza!
I miei trascorsi nello spettacolo mi hanno ‘scolarizzata’ ad un mantenimento costante e soprattutto, a rivolgermi a professionisti seri di cui potermi fidare. E quando li trovi, sei capace di seguirli anche in capo al mondo!
La persona che mi segue da anni e di cui mi fido ciecamente è il Dott. Alberto Fumagalli, specialista in chirurgia plastica dal ’98, ma negli ultimi anni maggiormente impegnato con la chirurgia estetica viso e corpo (Rinoplastiche, Blefaroplastiche, Addominoplastiche, Mastoplastiche, Liposuzioni etc.).
Esperto anche in medicina estetica, dove spazia tra iniezioni di Botox, Acido Ialuronico, Laser frazionati ablativi e da qualche tempo anche Peeling come il TCA 35%, un acido che promette risultati strepitosi, in quanto agisce sul derma e non solo sulla parte superficiale.
Questo trattamento esfoliante si usava già 20 anni fa ma l’effetto collaterale era quello che per penetrare in profondità , bruciava visibilmente la pelle e ci si riduceva in condizioni pessime, costrette a rinchiudersi in casa per circa 15 giorni tra impacchi, vaselina e mutando la pelle come un serpente!
Esistono trattamenti diversi di questo tipo, più o meno intensi:
- Acidi superficiali come l’acido glicolico, acido lattico, acido salicilico, con un effetto peeling molto leggero che dona luminosità alla pelle.
- Peeling medi come appunto il TCA 35%, un acido tricloroacetico che agisce in profondità per rimaneggiare la matrice dermica e stimolare la produzione del collagene.
- Acidi profondi come ad esempio il Fenolo, con risultati strepitosi, quasi Lifting, ma praticamente inutilizzato da tantissimi anni per gli effetti cardio tossici.
Con il subentro dei Laser, molto più delicati, il TCA col tempo è scomparso, o almeno fino ad oggi…
Un’azienda spagnola ha infatti rivoluzionato la formula di questo acido tricloroacetico, introducendo piccole quantità di magnesio che riescono a limitare, se non ad azzerare quello spiacevole effetto collaterale dell’esfoliazione cutanea.
Inoltre, a differenza dei Laser che hanno un effetto termico e dove la pelle di fatto reagisce all’ustione, il TCA ha un effetto chimico che stimola maggiormente il rinnovamento di fibroblasti e fibrociti per produrre nuovo collegene.
Nel trattamento prima di tutto si sgrassa bene la pelle, poi viene applicato il TCA 35% che rimane in posa per una decina di minuti circa, meglio se supportato da luci a infrarossi, utilissime per attivare i mitocondri che producono nuovo collegene, così la pelle sembra subito più tesa e meno rugosa.
Poi un tocco di spray con Acido Ialuronico micronizzato (ideato da lui) che viene immediatamente assorbito e che aiuta il processo di guarigione (sia con i Laser che i Peeling TCA 35%).
Infine viene applica una crema idratante e tranquillamente si esce dallo studio medico senza nascondersi dietro un passamontagna! 😉
Il risultato è totalmente rigenerante, soprattutto se il trattamento lo si ripete per circa 3 sedute distanziate l’una dall’altra all’incirca di un paio di settimane. L’ideale è agire su viso e collo ma si può anche circoscrivere l’applicazione ad esempio sul contorno occhi, perché questo peeling lo si può praticare su pelli sottili come quella oculare o cervicale.
Un altro vantaggio, a differenza dei Laser o Peeling leggeri, è che si può fare anche in periodi di luce, magari evitando soltanto i picchi massimi estivi.
Nella fase immediatamente successiva al trattamento, basta prestare un po’ di attenzione alle fonti di calore come saune e bagni turchi, idratare bene la pelle e utilizzare creme con fattore di protezione solare. Ma già dal giorno successivo ci si può tranquillamente truccare e avere una normale vita sociale!
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